INDICE GENERALE / 6 TIPOLOGIE PRINCIPALI DI INCIDENTI FERROVIARI / 6.2 LA STABILITA’ DEL VEICOLO FERROVIARIO E LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLO SVIO
ossia la condizione di ortogonalità fra R ed S si ha quando:
dalla quale sostituendo alla Fc gli elementi da cui dipende (ossia raggio R della curva e velocità V), semplificando e risolvendo, si ottiene il valore di sopraelevazione necessario per annullare totalmente l’effetto della forza centrifuga per un determinato valore di velocità:
Analogamente, la velocità corrispondente alla condizione su indicata è data da:
in km/hIl valore 3,6 prende il nome di coefficiente di esercizio e rappresenta quel coefficiente secondo il quale, percorrendo una curva di raggio R alla velocità V, la risultante fra Fc e P cade perfettamente perpendicolare al piano del ferro. Questa condizione sussiste però solamente quando si verifica l’uguaglianza ricavata in precedenza; in questo caso si dirà che la forza centrifuga è interamente compensata dalla sopraelevazione.
In Italia, il coefficiente di esercizio è: |
= 4,6 per treni di materiale ordinario; |
= 4,9 per mezzi leggeri. |
Di conseguenza, alla velocità massima consentita dalla linea (maggiore del valore V stabilito), la risultante tra Fc e P è rivolta verso l’esterno della curva, in quanto una parte di forza centrifuga non risulta compensata dalla sopraelevazione.
Viceversa, per velocità inferiori a V, la risultante sarà rivolta verso l’interno della curva, a causa della predominanza della componente della forza peso dovuta alla sopraelevazione.
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