L’agente di B predispone l’itinerario per l’arrivo del treno nella propria stazione e dispone a via libera il segnale di protezione e quello di avviso. Nell’indicatore A2 compare la barra nera.
Durante la marcia, il treno, superato il segnale di avviso della stazione B, lo “occupa”, ovvero lo dispone all’aspetto più restrittivo.
Entrando nella stazione B, il treno “occupa” il segnale di protezione appena lo supera con la testa del convoglio.
Quindi aziona un pedale posto all’ingresso della stazione stessa dopo il segnale di protezione e, una volta che ha superato completamente tale segnale, “libera” la sezione, ovvero libera la maniglia Mc dalla sua posizione di sbloccamento, permettendo di riportarla in posizione normale. La liberazione è mostrata dall’indicatore A3, che diventa verde.
Adesso l’agente della stazione B riporta la maniglia Mc in posizione normale, facendo ritornare l’indicatore A3 rosso e facendo sparire la barra nera dall’indicatore A2. Ora è possibile concedere il consenso per un eventuale treno successivo.
Riepilogando… Fisicamente, il processo descritto avviene, in sintesi, mediante delle correnti continue (da cui il nome di blocco elettrico manuale) che, grazie a due polarità opposte, tra segnali di consenso e di transito del treno, eccitano e diseccitano un complesso polarizzato e stabilizzato composto da due relè meccanicamente indipendenti, che provvedono a chiudere ed aprire i contatti inseriti sulla manovra dei segnali di blocco.