INDICE GENERALE / 6 TIPOLOGIE PRINCIPALI DI INCIDENTI FERROVIARI/ 6.3 LE COLLISIONI IN AMBITO FERROVIARIO E LE LORO CONSEGUENZE SUL MATERIALE ROTABILE E SUI PASSEGGERI
Se per le collisioni tra due rotabili si è evidenziata una forte dipendenza dell’aumento dei danni dalla velocità relativa alla quale avviene la collisione, si è anche visto che per gli urti ai PL il fattore dominante è la massa dei veicoli coinvolti nell’urto, nonostante questo tipo di collisione avvenga generalmente a velocità superiori rispetto alle collisioni tra due rotabili. Certamente, nel caso degli urti ai PL, le conseguenze sono maggiormente patite dagli eventuali occupanti dei veicoli stradali, ma lo scopo dei calcoli teorici proposti è principalmente evidenziare come, in determinati casi, anche uno scontro ai PL possa ripercuotersi negativamente e seriamente sul personale di condotta del treno, sugli occupanti e, infine, sul treno stesso e sull’infrastruttura o sulle apparecchiature associate.
Per entrambe le categorie esaminate è opportuno considerare i dati ottenuti come puramente indicativi in quanto sono stati trascurati molti fattori che influenzano un urto ed i suoi sviluppi in incidente; volendo, infatti, fornire un’idea sull’energia in gioco in un urto, i casi esaminati sono stati semplificati ed idealizzati e non sono state eseguite considerazioni sugli effetti secondari di urti fra convogli (perdita di sostanze pericolose, urti contro infrastrutture) o considerazioni su angoli o punti di impatto con veicoli stradali, considerati, invece, come ostacoli fissi posti ai PL.
In realtà, gli incidenti ai PL si verificano proprio perché l’impatto avviene in modo imprevedibile per il PdM del treno, che non ha il tempo e lo spazio per fermare il convoglio; solo quando un veicolo stradale è fermo sui binari per avaria e senza passeggeri a bordo esso risulta assimilabile, senza che vengano commessi errori, ad un ostacolo fisso in linea.