INDICE GENERALE / 6 TIPOLOGIE PRINCIPALI DI INCIDENTI FERROVIARI/6.3 LE COLLISIONI IN AMBITO FERROVIARIO E LE LORO CONSEGUENZE SUL MATERIALE ROTABILE E SUI PASSEGGERI
6.3.1 Introduzione
1
Dopo aver analizzato le principali tipologie di incidenti ferroviari (scontri tra due rotabili o tra un rotabile ed un ostacolo in linea), è utile cercare di capire qual è l’entità dell’energia che si sviluppa negli urti fra veicoli di diverse tipologie e correlare questi risultati ai danni patiti dagli elementi coinvolti in un incidente ferroviario. In questo contesto verranno considerati solo i danni a carico dei veicoli ferroviari. Per calcolare l’energia sviluppata negli urti si utilizza la formula di Newton:
dove:
- ΔE è l’energia che si sviluppa nell’urto [J];
- vr è la velocità relativa d’impatto [m/s];
- ma è la massa del primo veicolo coinvolto nell’urto [kg];
- mb è la massa del secondo veicolo coinvolto nell’urto [kg];
- μ è il coefficiente di restituzione elastica, variabile in genere tra 0.20 e 0.30 (scelto nelle formule pari a 0.25).