5.4 Il sistema SSC

L’SSC (Sistema Supporto Condotta) è un sistema di sicurezza della marcia dei treni che fornisce un ausilio al macchinista, effettuando il controllo della congruità tra il riconoscimento (da parte dello stesso PdM) dell’aspetto dei segnali incontrati lungo la linea e l’effettivo stato del segnale stesso trasmesso a bordo: in questo modo controlla anche la guida del macchinista.

Il Sistema, sviluppato a partire dal 2005, utilizza una tecnologia trasmissiva con transponder a microonde di tipo “Telepass” per fornire il controllo dei segnali luminosi fissi, della velocità della linea e dei rallentamenti.

È applicabile su linee, sia a singolo che a doppio binario, la cui velocità massima è di 150 Km/h; è complementare al Sistema SCMT ed al 31 dicembre 2020 il sistema è attivo su 3.325 chilometri di linee (di cui 71 con doppio attrezzaggio SCMT-SSC).

Anche il sistema SSC è composto da due sottosistemi: il Sottosistema di Bordo e il Sottosistema di Terra.

Il Sottosistema di Bordo è composto da un’interfaccia MMI (Man Machine Interface) con le operazioni del PdM e da un elaboratore con il compito di elaborare le informazioni acquisite dai transponder e dagli input provenienti dalle operazioni del PdM.
L’apparecchiatura da installare a bordo del treno è molto semplice e richiede un tempo di installazione di pochi giorni. La prima fase di attrezzaggio (400 rotabili circa) è a carico di RFI, poi è subentrata TRENITALIA.

Il Sottosistema di Terra è costituito da transponder che possono essere o meno collegati ad encoder.
I transponder non collegati ad encoder vengono installati 100 metri a monte di tutti i segnali di avviso puro e forniscono informazioni di diagnostica.
I transponder collegati ad encoder vengono invece installati su tutti i segnali ed hanno il compito di trasferire a bordo del locomotore l’aspetto del segnale. Vengono inoltre utilizzati per la gestione della velocità della linea e dei rallentamenti.

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