INDICE GENERALE / 6 TIPOLOGIE PRINCIPALI DI INCIDENTI FERROVIARI/6.2 LA STABILITA’ DEL VEICOLO FERROVIARIO E LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLO SVIO
II caso in cui esiste maggior pericolo di svio si verifica quando un veicolo impegna a velocità elevata il ramo deviato di uno scambio, il quale è caratterizzato da una curva immediatamente seguita da una controcurva, entrambe generalmente non sopraelevate.
Si consideri infatti l’assetto di un veicolo in curva…
…per effetto della forza centrifuga, il suo baricentro si troverà sull’asse x fino al termine della curva; in questo punto si annulla l’azione della forza centrifuga, ma in conseguenza del differente carico cui sono assoggettate le molle delle sospensioni, il baricentro del veicolo si sposterà sull’asse y e le molle che inizialmente risultavano maggiormente cariche si scaricano in parte. Il baricentro cioè non si arresterà subito nella sua posizione di equilibrio statico (asse z), ma proseguirà per inerzia compiendo un’oscillazione pendolare; seguiranno poi altre oscillazioni le quali, anche se rapidamente smorzate (dall’attrito interno delle molle a balestra delle sospensioni o dagli ammortizzatori idraulici se le molle sono del tipo ad elica), possono non esserlo totalmente al momento dell’imbocco della controcurva. Qualora quindi un veicolo, dopo aver percorso la prima curva del ramo deviato di uno scambio, venisse a impegnare la controcurva del medesimo, in concomitanza con una oscillazione sfavorevole all’equilibrio, ossia con le ruote esterne alla controcurva parzialmente scariche, il pericolo di svio sarà notevole.
Tale fenomeno si può manifestare solamente nelle curve che, come quelle del ramo deviato di un deviatoio, non dispongono di raccordo parabolico. Tutte le altre curve, infatti, sono raccordate al tratto rettilineo mediante un arco di parabola: presentando un raggio progressivamente variabile, non creano particolari problemi sotto questo punto di vista.