All’estremo opposto del cdb viene derivato un relè, detto seguitore di codice, che, se il binario resta libero, batte secondo la stessa sequenza di codice di alimentazione. I contatti di tale relè sono poi usati per inviare, alternativamente in un senso e nell’altro, una corrente continua al primario di un trasformatore decodificatore; tale alternanza farà comparire al secondario del trasformatore una tensione alternata, la cui presenza costituisce conferma del fatto che il seguitore non sia rimasto indebitamente eccitato o diseccitato (a contatti fermi non ci sarebbe infatti nessuna tensione sul secondario del trasformatore).
Rispetto al sistema BAcf, il BAcc, grazie all’impiego di più codici e mantenendo i relè di binario in continuo movimento di eccitazione e diseccitazione, consente:
di trasmettere, a circuito libero, diverse indicazioni che possono venire selezionate e utilizzate all’estremo ricevente attraverso opportuni circuiti sintonizzati sulle diverse frequenze di codice tra i vari PBA;
di manovrare i segnali di protezione delle sezioni di blocco senza usare conduttori di linea;
di ottenere sulla locomotiva la ricezione induttiva dei codici e, quindi, delle indicazioni che ad essi corrispondono, realizzando così il segnalamento in macchina, ovvero la ripetizione continua in cabina di guida dell’aspetto del segnale successivo.
La maggiore sicurezza deriva dal fatto che i disturbi di qualsiasi tipo molto raramente si manifestano sotto forma di corrente codificata; inoltre, essendo la tensione cui si eccita un relè più elevata di quella sufficiente per mantenerlo eccitato, il fatto che i seguitori debbano continuamente rieccitarsi mette al sicuro anche da tensioni residue eventualmente originate a causa del cattivo shuntaggio di rotaie ossidate.