INDICE GENERALE4 SEGNALAMENTO (parte I)/4.4 SEGNALAMENTO IN LINEA

4.4.2 Segnalamento storico

In passato, quando la circolazione era di limitata intensità e avveniva a bassa velocità, le indicazioni erano fornite esclusivamente da segnali a mano costituiti da bandiere di giorno e lanterne di notte. Successivamente, dopo gli aumenti del traffico e della velocità media del servizio, furono introdotti i segnali fissi della via, in grado di conferire una maggiore sicurezza al sistema di trasporto ferroviario, come accaduto anche per quello stradale ed aereo.
Il primo segnale fisso di linea fu il disco girevole, che forniva ai macchinisti le due indicazioni basilari di via libera o impedita. Era costituito da una grande tabella, in genere circolare e verniciata di rosso, capace di ruotare intorno ad un asse, in genere verticale, in modo da presentarsi:

Per le segnalazioni notturne, il segnale era munito di una lanterna a luce bianca davanti alla quale si posizionava, per indicare la via impedita, un vetro rosso (in genere contenuto nella tabella circolare), o un vetro verde (posizionato davanti alla lanterna bianca), per dare conferma della via libera a segnale messo di taglio.

Inizialmente, le segnalazioni diurne erano state basate sul principio della forma; per dare le due indicazioni di arrestarsi o procedere, si fece ricorso a superfici piane che potevano ruotare per comandi a distanza, mediante trasmissioni flessibili.

Per le segnalazioni notturne venivano usate delle lanterne a vetri colorati, situate sul segnale stesso, che davano luogo alle due indicazioni ritenute importanti: le lanterne erano rosse per indicare la via impedita e verdi (bianche in un primo tempo) per rappresentare la via libera.

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